CAPon, il progetto realizzato nell’ambito del programma IMCAP dell’Unione Europea allo scopo di aumentare la conoscenza e la consapevolezza verso la sostenibilità in agricoltura e gli strumenti che le politiche europee offrono per facilitarne la diffusione, ha fatto tappa a Bologna per un nuovo Sustainable Agriculture Day ospite del Festival dei Sapori d’Italia, una manifestazione nata con l’obiettivo di promuovere le molteplici identità che caratterizzano l’Italia e la rendono un Paese unico al mondo. Nella giornata inaugurale, il team di lavoro ha avviato la tre giorni di partecipazione con l’incontro “I biodistretti e la sfida delle rinnovabili” tenutosi nel bellissimo scenario del Salone del Podestà di Palazzo Re Enzo. In occasione dell’approfondimento, si è parlato di come valorizzare le economie e le colture rurali attraverso modelli sostenibili di gestione dei territori. Al panel introdotto e moderato da Davide Ferraresi, presidente Legambiente Emilia-Romagna, hanno partecipato: Angelo Gentili, responsabile agricoltura di Legambiente; Lucio Cavazzoni, portavoce biodistretto Appennino bolognese; Marco Giampreti, area Manager Italia Renantis srl; Pietro Torretta, Renantis. Ad aggiungersi al talk anche un’area espositiva presente per tutta la durata della manifestazione in cui le visitatrici e i visitatori hanno potuto e potranno conoscere più da vicino i prodotti delle aziende biologiche che aderiscono al biodistretto dell’Appennino bolognese.

“Il biologico – ha dichiarato Angelo Gentili – è uno degli assi portanti dell’agricoltura italiana. I numeri parlano chiaro: l’Italia è leader in Europa per quanto riguarda questo settore e vede il coinvolgimento di moltissime aziende e consumatori. Per facilitare il processo verso l’agroecologia di tutto il comparto agroalimentare serve puntare sui biodistretti, promuovendo i prodotti di filiera corta e mettendo al centro la nostra salute e quella del Pianeta. Il biologico non impatta sull’ambiente e preserva la biodiversità, al contrario accresce la fertilità del suolo e diminuisce l’impatto climalterante dell’agricoltura sui cambiamenti climatici. Quella del bio non è più solo una questione di sensibilità: è una necessità imprescindibile. Gli amministratori, gli operatori e i cittadini che non hanno intenzione di trovarsi nel prossimo futuro alle prese con economie legate alle produzioni agricole sempre più fragili e con comunità spopolate vadano speditamente in questa direzione.”

Il progetto CAPon si rivolge a cittadini/consumatori, studenti (target 19-25 anni), associazioni ed operatori del settore interessati ad approfondire con seminari, visite sul campo e giornate di sensibilizzazione le buone pratiche agroecologiche legate all’agricoltura biologica, alla lotta ai cambiamenti climatici, alla multifunzionalità e le opportunità messe in campo dalla PAC e dalle politiche europee per sostenere l’innovazione e la sostenibilità della filiera agricola. Per maggiori informazioni: www.capon.it.